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AI LAGHI SEROTI DA MALGA SALINA DEL MORTIROLO (SEGNAVIA CAI N° 73A e 73)

Appena dentro i confini occidentali del Parco Nazionale dello Stelvio, nella parte più alta della Val Bighera,
una vasta conca ospita sui suoi terrazzamenti, i Laghi Seroti: ben diciassette laghi alpini, dalle più svariate
forme e dimensioni. Vi si può salire da Vezza d’Oglio con i sentieri Cai 2 e 3, passando per la Val Paraolo e la
Val Bighera oppure, più comodamente, partendo dal Col Carrette (Pianaccio) sopra il Mortirolo, a 2100 metri
di quota, parcheggiando a Malga Salina. La visita in giornata a tutti i laghi è improponibile, sia per i tempi sia
per il percorso contorto. Si suggerisce questo itinerario che permette l’esplorazione di una parte dei bacini,
compresi i due maggiori e più belli.

Segnaletica: segnavia Cai bianco e rosso n° 73A e 73.
Difficoltà: nessuna fino al lago basso, un poco più faticoso e impegnativo ai laghi alti.
Dislivello: 80 m al lago basso, 600 m al più alto.
Periodo consigliato: fine giugno ‑ ottobre.
Tempi: 0,45 al lago basso, 2/2,30 al più alto.
Parcheggio: ai bordi della strada asfaltata, nei pressi di Malga Salina.

Da Monno si sale al Mortirolo e quindi alla Malga Salina (2100 m – bivio a destra per il Pianaccio, poco prima
del passo) si parcheggiata l'auto ai bordi della stradina asfaltata e s'imbocca la mulattiera segnalata (73A) che,
superati gli edifici zootecnici, prosegue quasi in piano lungo il bordo settentrionale dell’acquitrinoso pianoro
(una preziosa torbiera alpina) che occupa la larghissima sella del Col Carrette. Prestando attenzione ai radi
segnali nell'erba, scendendo un poco, si entra in Val Bighera e si continua a mezzacosta tra il pascolo e gli ultimi
larici. Confluiti quindi nel più marcato sentiero 73, che sale dalla Malga Bighera, con questo si giunge in breve
al Lago Seroti inferiore (2180 m - ore 0,45). Sul bel bacino, che con i suoi 268 metri di lunghezza è il secondo
per dimensioni tra i numerosi Laghi Seroti, nel lembo settentrionale le lanceolate foglie dello Sparganium
angustifolium creano suggestivi riflessi, colorati a inizio estate dalle fioriture dei rododendri e, in autunno, dal
contrasto con le rive vivacemente accese dal giallo dell’erba e dal rosso degli arbusti di mirtillo. Costeggiato
sulla destra lo specchio d’acqua sino al suo limite - alzandosi un poco sul dosso splendido panorama verso il
gruppo dell’Adamello - si mantiene il sentiero segnalato 73. Evitando la deviazione che scende a destra, si sale a
sinistra ai piedi della parete rocciosa e si rimonta un ripido canalino sassoso (cautela, specialmente al ritorno).
Usciti nella sovrastante conca, frequentata dai camosci, il percorso si addolcisce e passando accanto a diversi
piccoli bacini - ormai in un ambiente severo di alta quota - si giunge sino al maggiore Lago Storto, racchiuso tra
i massi a 2700 m, da dove si gode di uno splendido panorama (ore 2/2,30). Testo tratto da: Escursioni in Alta Valle Camonica di Diego Comensoli.