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DAL MORTIROLO AL MONTE PAGANO (SEGNAVIA CAI N° 3 e 145)

Un itinerario, ai confini del Parco Nazionale dello Stelvio, di grande bellezza ed interesse per l'ambiente
naturale, le ben conservate fortificazioni e strade della Grande Guerra. Seppur non particolarmente elevato, il
Pagano permette ampi scorci panoramici, in particolar modo sul dirimpettaio gruppo Adamello-Presanella,
sulle più belle cime del versante destro orografico della Valcamonica e sul Bernina. Anche se non coinvolta
direttamente dalle vicende belliche del 1915‑ 18, questa vetta assunse notevole importanza soprattutto per
l'installazione d’imponenti opere difensive di seconda linea, tuttora visitabili.

Segnaletica: segnavia Cai bianco e rosso n° 3 e 145.
Difficoltà: in buona parte agevole.
Dislivello: 715 m.
Tempi: ore 2.15/2.30.
Periodo consigliato: da giugno ad inizio novembre.
Parcheggio: nei pressi del ponte Palù a 1633 m, sulla strada che sale al Passo del Mortirolo.
Da Monno si sale con la strada asfaltata per il Passo del Mortirolo. Dopo circa cinque chilometri e mezzo, al
termine di un breve tratto piano e poco prima di un ponticello sull'Ogliolo (Ponte Palù, 1633m), si parcheggia
l'auto ai bordi della carrozzabile e s'imbocca sulla destra una stradetta in salita (segnavia Cai n°3). La mulattiera
acciottolata affianca alcuni prati e s'inoltra in un bosco di larici. Ai bivi si trascurano le deviazioni a sinistra per
proseguire sempre con la mulattiera principale (segnavia n°145) che sale sulle pendici occidentali del Monte
Pagano, tra i bei lariceti e numerosi prati con cascine. Dopo circa 45 minuti si esce dalla fascia del bosco per
entrare nei vasti cespuglieti a rododendro, ginepro nano e pino mugo e qualche prezioso pino cembro,
proseguendo sempre con la strada militare, che descrive numerosi tornanti mettendo in evidenza la sua pregevole
struttura con i regolarissimi muri di sostegno in pietra. Man mano che si sale, affacciandosi in parte sulla
Valcamonica, il panorama si fa più ampio comprendendo, oltre allo splendido altopiano del Mortirolo, visibile
per intero, anche il Bernina e le vette della media ed alta Valtellina, le Orobie ed il gruppo dell'Adamello, con
l'Aviolo e il Baitone dai candidi ghiacciai. Più avanti (ore 1.30), ancora un bivio: il tracciato semi-pianeggiante
(segnavia n° 145A) prosegue a picco sull'alta Valcamonica verso destra (nord-est), e conduce al Pianaccio
aggirando la cima del Pagano, mentre il nostro percorso a sinistra, sempre sulla mulattiera di guerra, si sposta sul
versante sud‑ occidentale del monte, puntando alla vetta con alcuni tornanti. Seguendo quest'ultimo, in circa
un'ora, si tocca la tozza anticima, ove compaiono le prime tracce di fortificazioni e, dopo poco, la vetta (2348 m
- ore 2.15/2.30), completamente racchiusa da un imponente sistema di muri e trincee (Forte del Pagano) ancora
ben conservati. La cima, pur non particolarmente elevata, grazie alla sua posizione isolata, presenta un panorama
davvero grandioso che si estende a 360 gradi. Testo tratto da: Escursioni in Alta Valle Camonica di Diego Comensoli.